Dopo poco più di un giorno di ”tregua” si profila un nuovo intenso peggioramento nel corso di Giovedì 2 Novembre, con precipitazioni ancora una volta consistenti sull’Appennino centro-occidentale. Saranno quindi probabili nuove diffuse criticità.
Dopo una temporanea pausa a cavallo tra Martedì 31 Ottobre e Mercoledì 1 Novembre, si profila un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche sulla nostra regione, ad opera di correnti sud-occidentali associate a una profonda saccatura atlantica centrata sull’Europa centro-occidentale.
Assisteremo a un progressivo aumento dell’instabilità nel corso di Giovedì 2 Novembre, con intensificazione dei venti meridionali sulle aree appenniniche, dove potranno verificarsi raffiche tempestose (diffusamente superiori a 90 km/h), nonché sulla costa e sul mare, dove sono previste raffiche di burrasca forte e mare che tra il pomeriggio e la serata diventerà molto mosso, fino ad agitato al largo, con probabile innesco di una mareggiata significativa.
Ancora abbondanti piogge sull’Appennino centro-occidentale
Le correnti continueranno a essere quindi disposte in maniera del tutto simile ai giorni scorsi e questo significa che le piogge torneranno ad insistere nuovamente sull’Appennino centro-occidentale, dove sono attese nuovi elevati accumuli, anche associati a una spiccata attività temporalesca che dovrebbe svilupparsi tra Liguria e Toscana prima di giungere sul nostro territorio.
Le precipitazioni, che nelle fasi iniziali risulteranno ancora deboli o al più moderate, subiranno tra il pomeriggio e la serata di Giovedì una marcata intensificazione, con la possibile formazione di una struttura temporalesca organizzata tra Ligure e Alta Toscana, in risalita verso l’Appennino Emiliano. I fenomeni poi si estenderanno a gran parte del territorio regionale entro la serata.
Attesi accumuli ingenti sull’Appennino centro-occidentale, fino a 100-150 mm / 24 ore (anche se molti di questi cadranno in realtà in 6/12 ore), con picchi possibili fino a 200-250 mm nelle zone in cui i temporali risulteranno più intensi e persistenti.
Il dato modellistico va comunque interpretato in maniera indicativa soprattutto per quanto riguarda la localizzazione dei fenomeni: gli accumuli elevati con ogni probabilità ci saranno, ma al momento è complesso definire con precisione quale provincia sarà maggiormente interessata.
Sulle pianure i fenomeni per quanto maggiormente irregolari potranno ugualmente risultare a tratti intensi, specie in corrispondenza dello sconfinamento delle linee temporalesche dall’Appennino: di conseguenza se in prevalenza sono stimati accumuli tra 10 e 20 mm, ci saranno zone che potranno ricevere anche 30-50 mm, con valori superiori sulle rispettive colline. Nella seconda parte di serata le piogge tenderanno a raggiungere le aree costiere, similmente a quanto accaduto nella serata di Lunedì 30 Ottobre. Sulla parte orientale della regione l’instabilità dovrebbe risultare maggiormente transitoria.
Considerato che questo peggioramento andrà ad inserirsi in un contesto già particolarmente critico dal punto di vista idrogeologico, saranno probabili nuove criticità, dato che pioverà tanto in zone già abbondantemente colpite, dove i terreni risultano saturi e quindi inibiti a ricevere altri ingenti quantitativi di precipitazione.