Variabilità da Giovedì con piogge e neve in Appennino

Dopo una prima parte del mese decisamente fredda per il periodo ma avara dal punto di vista delle precipitazioni, a cavallo della metà del mese di Aprile potrebbero tornare piogge più diffuse sulla nostra regione; un ulteriore afflusso freddo potrà poi portare qualche alta nevicata in Appennino👇

Se la prima parte della parte della settimana risulterà stabile e relativamente mite, con valori massimi fin sui +19/21°C sui settori di pianura, lo stesso non si potrà dire per gli ultimi giorni di questa settimana. Dopo diverso tempo, infatti, una perturbazione di origine Nord-Atlantica è pronta a scivolare verso Sud, approfondendosi sul bacino del Mediterraneo con un conseguente aumento dell’instabilità e con piogge che, finalmente, dovrebbero risultare abbondante anche su alcune zone del Nord Italia.

Giovedì attesi i primi fenomeni

Nel corso della giornata di Giovedì 13 Aprile, la formazione di un minimo depressionario in sede Ligure, favorirà lo sviluppo di fenomenologia diffusa e anche a carattere temporalesco in Emilia-Romagna, con fenomeni in spostamento da Ovest verso Est nel corso del giorno. Una contestuale avvezione di aria fredda da Nord determinerà poi, specialmente tra pomeriggio e sera, un rapido calo della quota neve che, in occasione di fenomeni puntualmente intensi, potrà portarsi fin sugli 800-1000m sul comparto Emiliano.

 

Residua instabilità anche Venerdì

Nella giornata successiva, quella di Venerdì 14 Aprile, sarà possibile una residua fenomenologia, questa volta più probabile in mattinata e sul comparto orientale della regione, soprattutto sulla Romagna e a ridosso dei rilievi. In relazione all’ingresso di aria più fredda in quota, è atteso anche in questo caso il ritorno di qualche fiocco di neve fino a quote medie-basse, con quota neve sui 700-900m tra la notte e la mattinata di Venerdì.

Cosa attenderci per i giorni successivi

A seguito dell’esaurimento della circolazione instabile, il Mediterraneo si troverà in una zona di lacuna barica (ossia una zona di bassa pressione relativa in quota), spesso soggetta a infiltrazioni di aria più fresca e umida da Est. Le elaborazioni modellistiche nel lungo termine sembrano, ad oggi, suggerire questa situazione, con temperature nei pressi della media climatologica e condizioni di generale variabilità atmosferica.

Data l’incertezza che caratterizza l’evoluzione riportata, vi invitiamo a consultare le nostre previsioni e gli aggiornamenti costanti sui nostri profili social.

 

 

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