Clima: Gennaio 2019 più freddo rispetto alla media, ecco i dati

I dati dell’ISAC-CNR riguardanti il primo mese di questo 2019, confermano la penuria di precipitazioni al Nord Italia, sotto media pressoché su tutte le regioni settentrionali, in un contesto di temperature sotto la media su gran parte del territorio nazionale.

Dal punto di vista delle temperature, il mese di Gennaio ha visto valori sotto la media su gran parte del territorio nazionale, con le anomalie più marcate nel Meridione e valori leggermente superiori al Centro-Nord: -0.97°C l’anomalia dell’Italia rispetto alla media di riferimento, 1971-2000. Dati localmente sopra la media si son registrati solo in alcuni settori delle Alpi e sulla Liguria occidentale.

Notevoli differenze pluviometriche tra Nord e Centro-Sud

Piuttosto rilevanti le differenze tra Nord e Centro-Sud dal punto di vista delle precipitazioni: se il primo ha visto scarsità di fenomeni, per via delle disposizione delle correnti dai quadranti settentrionali, con le Alpi che han appunto “protetto” la Val Padana, il secondo è risultato di gran lunga più esposto al maltempo, con cumulate complessive sul basso Adriatico oltre la media del periodo.

Ciò viene confermato anche dal quadro Europeo, che denota una generale penuria di precipitazioni nel suo settore occidentale, in particolar modo tra Portogallo, Spagna, Francia e Italia settentrionale. Diversa la situazione sui Balcani, in Germania e in Grecia, laddove si è avuta una maggior ingerenza delle perturbazioni.

L’ultima immagine ci permette di cogliere ancora più nel dettaglio l’anomalia di geopotenziale che ha caratterizzato il mese di Gennaio, con l’elevazione dell’anticiclone in Atlantico, andando ad abbracciare il Regno Unito e il settore occidentale della penisola Iberica, il che ha permesso a masse di aria più fredda di scivolare fin sul bacino del Mediterraneo.

In conclusione è opportuno ricordare come la presenza di un mese più freddo rispetto alla media, tra tanti che al contrario danno luogo ad anomalie positive, non è significativa al fine del trend complessivo che rimane comunque quello visto fino ad ora, con un generale aumento delle temperature medie sul lungo periodo.