Gennaio 2024: caldo ma piovoso in Emilia-Romagna

Il primo mese del 2024, sulla falsariga delle mensilità precedenti, fa registrare temperature ben al di sopra della norma, con anomalie marcate imputabili principalmente ai valori massimi registrati. Le precipitazioni, invece, sono risultate più abbondanti delle attese, pur con una distribuzione molto irregolare nell’arco del mese. Ecco una nostra analisi con l’ausilio dei dati Arpae.

Sinottica

Il mese di Gennaio esordisce all’insegna di condizioni atmosferiche marcatamente instabili, con precipitazioni abbondanti e a più riprese specialmente nel periodo 5-8 Gennaio.

Il periodo successivo è invece caratterizzato da una lunga fase di stabilità, che si protrae in buona parte fino alla fine del mese, a causa di una robusta struttura anticiclonica in sede Mediterranea. 

Temporaneo passaggio instabile nel periodo 17-19 Gennaio, con un veloce fronte perturbato che valica le Alpi e porta precipitazioni, temporaneamente nevose fino a 400-500m.

 

Temperature

La temperature media regionale registrata nel mese di Gennaio, pari a +4,6°C, risulta superiore alla media climatologica recente (1991-2020) di +1,4°C. Tale anomali risulta maggiormente imputabile ai valori massimi (8,5°C), superiori di +1,8°C alla media.

La configurazione sinottica con frequenti momenti anticiclonici ha favorito frequenti fenomeni di inversione termica, con valori termici più elevati sui rilievi, più bassi sulle pianure dove si è registrata mediamente una scarsa escursione termica.

Precipitazioni

Le piogge del mese hanno raggiunto un valore medio regionale di 78,2mm, superiore al valore mediano climatico (1991.2020) di circa +37mm.

Le precipitazioni sono state ben distribuite spazialmente sul territorio regionale ma molto concentrate a livello temporale, con la gran parte dell’accumulo medio mensile registrato nei primi giorni del mese.

Situazione idrica

Nonostante le piogge, gli indici SPI a 3 e a 6 mesi denotano condizioni di generale siccità agro-meteorologica da moderata a localmente severa, ad eccezione del comparto appenninico Occidentale, dove si registra abbondanza di risorse idriche.

Se analizziamo la situazione a 12 mesi, invece, i dati sono più confortanti, con condizioni di normalità delle risorse idriche su buona parte del territorio regionale, ad eccezione della pianura occidentale.