Vi ricordate la nevicata del 30 Gennaio 2019, con i fiocchi che si son spinti fin sulle aree di pianura? Uno scenario totalmente diverso rispetto a quello che viviamo oggi: ecco le foto e il nostro racconto
La previsione “che fu”
L’arrivo della neve fino in pianura era già stato annunciato con qualche giorno di anticipo all’interno della sezione “analisi” del nostro sito: con un articolo datato 28 Gennaio, si descriveva una dinamica atmosferica che sarebbe stata in grado di propiziare precipitazioni a carattere nevoso fino alle pianure sui settori centro-occidentali della regione, con successiva transizione da pioggia a neve anche sui settori orientali.
Fra le righe, si scriveva:” Per quanto riguarda gli accumuli rimane impossibile una stima precisa, ma almeno un’imbiancata sembra molto probabile per tutti i capoluoghi dell’Emilia da Piacenza a Bologna, (Ferrara esclusa) “…e ancora:” Nel cuore della serata, verso la notte, non si escludono nevicate anche sulle pianure romagnole interne con nevicate nelle città di Imola, Faenza, Forlì e Cesena”...infine:” Rapide fioccate non si escludono nelle prime ore di giovedì anche sulle pianure interne del Riminese”.
Le stime elaborate circa 48 ore prima dell’evento si possono dire per gran parte verificate: dimostrazione di come non sia impossibile redarre una previsione che, seppur non troppo dettagliata con indicazione dei centimetri di neve che sarebbero caduti in una località o nell’altra, possa evidentemente rispecchiare il corso degli eventi.
Talvolta gli accumuli registrati a fine nevicata sono risultati più ingenti di quanto fosse preventivato (si vedano i casi di Modena e Bologna, ad esempio), oppure i fiocchi bianchi si sono spinti addirittura più a nord del previsto, interessando l’area sud-occidentale della provincia di Ferrara con accumulo al suolo (una vera e propria sorpresa, resa possibile dalla prevalenza del Maestrale da Nord-Ovest sulla Bora da Nord-Est): insomma, la previsione meteorologica possiede questa denominazione proprio perchè ha il compito di simulare le dinamiche atmosferiche in una maniera che sia il più possibile aderente alla realtà, ma spesso si commettono errori a scala locale anche a poche ore dall’evento. Dimostrazione lampante di come la modellistica numerica che sta alla base delle previsioni meteo moderne debba fare ancora numerosi passi avanti per risultare infallibile: e probabilmente non lo sarà mai, perchè le leggi della natura spesso seguono schemi imprevedibili.
La nevicata: dall’Emilia alla Romagna
La giornata di Mercoledì 30 Gennaio è stata caratterizzata da un peggioramento delle condizioni meteo in estensione dalle aree occidentali a quelle orientali della regione: l’ingresso di aria via via più fredda dal Golfo del Leone ha determinato l’avvento di precipitazioni nevose solamente su Emilia centro-occidentale fra mattino e primo pomeriggio, con fenomeni a carattere piovoso altrove. A partire da metà pomeriggio, però, i fiocchi si sono gradualmente spinti sempre più verso est, interessando dapprima l’Est Emilia ed infine la Romagna, giungendo fin sulla riviera romagnola fra tarda sera e prima nottata. Facciamo un po’ di ordine e vediamo insieme quali sono state le diverse fasi della nevicata:
- Al MATTINO la formazione del minimo di bassa pressione sul Mar Ligure ha determinato la risalita delle prime precipitazioni da sud-ovest verso le provincie di Piacenza e Parma, ove i fenomeni hanno fin da subito assunto carattere nevoso dall’alta pianura verso le altitudini più elevate, con episodi di pioggia mista a neve sulle rispettive aree di bassa pianura. Piogge sparse, invece, sulle pianure emiliane centro-orientali, fenomeni pressochè assenti in Romagna;
- Nel corso del POMERIGGIO la svolta: l’intensificazione delle precipitazioni, unita all’affluenza di aria sempre più fredda nei medi-bassi strati, propizia nevicate diffuse fino alle basse pianure su piacentino e parmense, con primi accumuli anche nelle città. A partire dalle ore 16.00 la precipitazione gira a neve anche sulla pianura reggiana, con fiocchi bianchi a Reggio Emilia e neve fitta con accumulo già dalla bassa collina. Dalle ore 17.00 è l’ora della provincia di Modena, ove la neve inizia a cadere in pianura inizialmente senza produrre accumulo: ma un’ora dopo la città in cui si erge la torre della Ghirlandina è già imbiancata da un velo di neve, destinato ad incrementare il suo spessore.
Proprio quando il pomeriggio si prepara a lasciare spazio al buio della sera ecco che la neve fa la sua comparsa anche nel capoluogo di regione, Bologna: i primi fiocchi attorno alle ore 17.30/18.00 cadono sotto le Due Torri con una temperatura di ben +2.5°, ma a distanza di una mezz’ora il crollo termico è già stato completato, con termometro attorno allo zero e neve che attecchisce al suolo.
- La SERATA riserva bianche sorprese già sul principio: contro ogni più rosea ed ottimistica previsione, la precipitazione inizialmente piovosa si trasforma in neve sulle aree sud-occidentali della provincia di Ferrara, con episodi di pioggia mista a neve anche nella città estense.
Ma intanto anche la Romagna si prepara a “capitolare”: fra le ore 19.00 e le 20.00 inizia a nevicare sulle pianure interne, a Faenza come a Lugo: preludio all’arrivo dei fiocchi nelle città di Forlì e Cesena, ove le residue nevicate produrranno non più di un leggero velo bianco su tetti, prati e auto.
Intanto continua a nevicare con accumuli via via sempre più rilevanti sulle pianure dell’Emilia centro-orientale, ferrarese compreso.
- Fra la TARDA SERA e la PRIMA NOTTATA le residue e sporadiche precipitazioni che interessano i settori centro-orientali della regione regalano una veloce nevicata su alcuni comparti della costa romagnola: le spiagge di Cervia, Cesenatico e Bellaria Igea Marina vengono imbiancate dai rovesci nevosi, mentre la fascia costiera del riminese meridionale, a causa della minore intensità dei fenomeni, assiste solamente a qualche fiocco spinto dai forti venti di Maestrale.
Il resoconto: gli accumuli
La veloce nevicata che ha coinvolto la nostra regione nella giornata di Mercoledì ha determinato accumuli nevosi discreti sui settori centro-occidentali sino a quote di pianura. Nel dettaglio:
- l’area contraddistinta dal colore viola, che individuiamo nella fascia pedemontana modenese/bolognese, ha assistito ai maggiori cumulati di neve, talvolta superiori ai 15 centimetri;
- in Appennino, sulla fascia pedemontana dell’Emilia occidentale e nelle alte colline romagnole, ossia all’interno dell’area in blu, gli accumuli di neve risultano compresi fra 8 e 12 centimetri;
- su alte pianure emiliane, basse pianure dell’Ovest Emilia e aree pianeggianti della Romagna interna, infine, il manto nevoso registrato a fine evento risulta compreso fra 4 cm e 8 cm. L’area in azzurro è stata perciò quella che ha registrato i minori accumuli, per via del passaggio graduale da pioggia a neve.
Le vostre foto
Ringraziandovi per l’enorme quantità di materiale fotografico inviatoci sulla pagina facebook, vi lasciamo rivivere questa nevicata di fine Gennaio tramite i vostri scatti da ogni angolo della regione. Buona visione…