Raffiche fino a 181 Km/h a Passo Croce Arcana, sull’Appennino Modenese, in una Domenica 10 Febbraio caratterizzata da forte vento sui nostri rilievi, con qualche danno dovuto principalmente alla caduta di alberi.
La settimana si è conclusa con una giornata mite e piuttosto ventosa sulla nostra regione, in particolar modo per quanto riguarda l’area appenninica e la Romagna, interessate maggiormente dalla ventilazione di Libeccio (Sud-Ovest), con raffiche anche severe sul crinale, dove si son raggiunti i 181 Km/h a Passo Croce Arcana, località a suo modo “famosa” per le condizioni meteorologiche avverse, detentrice, tra le altre cose, del record di 238.2 Km/h di raffica massima.
Valori superiori ad 80 Km/h han interessato gran parte della dorsale appenninica, spiccano anche i 103 Km/h di Febbio (RE) e i 101.4 Km/h di Pratospilla (PR).
Come si evince dalla mappa, il vento da Sud-Ovest si è spinto fin sulla costa Romagnola e fin sull’alta pianura emiliana, determinando differenze marcate anche dal punto di vista delle temperature tra queste aree e la bassa, che ha visto una minor ingerenza delle miti correnti sud-occidentali.
Picchi termici superiori ai +15°C si son registrati diffusamente sulla Romagna, vediamo le località più calde di questa Domenica 10 Febbraio:
- Cervia (RA), +17.0°C
- Ravenna (RA) e Argenta (FE), +16.6°C
- Lugo (RA), +16.4°C
Qualche danno in Appennino
Le raffiche han causato anche qualche danno, principalmente dovuto ad alberi caduti; le foto in articolo si riferiscono all’Appennino Modenese, lungo la strada che conduce al Rifugio del Firenze Lago della Ninfa.
Nel corso della giornata di Lunedì 11 Febbraio le condizioni permarranno stabili, con ventilazione moderata da Nord-Ovest e raffiche puntualmente superiori su rilievi e crinale, laddove sarà quindi necessario prestare attenzione.
Ricordiamo che permane il rischio moderato per valanghe sul settore appenninico centrale e su quello orientale, dovuto a strati di neve umida-bagnata a debole coesione su strati basali più compatti e consolidati. Porre attenzione nell’attraversamento di suddette zone dove già un moderato sovraccarico potrebbe favorire distacchi.