È mancata la convergenza sui settori orientali, la quale ha impedito, fino ad ora, la formazione dei temporali organizzati preventivati per il settore orientale.
Analizziamo cosa non è successo oggi pomeriggio, per capire meglio come mai i preventivati temporali sulle aree orientali non abbiano avuto luogo fino ad ora.
Sicuramente il disappunto da parte di alcuni di voi può esser stato acceso, ma ad ogni cosa in meteorologia c’è una spiegazione.
Cosa è stato valutato
Riprendendo l’analisi dei fenomeni intensi, leggiamo che “nello specifico, in seno a una convergenza potranno svilupparsi severi fenomeni tra Ferrarese e Romagna, in prossimità della costa o zone appena più interne. Essi muoveranno successivamente verso Est/Sud-Est. Il movimento potrebbe comunque risultare lento, favorendo elevati accumuli puntuali laddove i rovesci insisteranno più intensamente”.
Essa era individuata proprio tra il Ferrarese e la Romagna, ma in realtà si è verificata molto più a Sud.
La causa è da attribuire alla ventilazione da Nord/Nord-Ovest in uscita dai temporali sul Veneto. Come possiamo vedere dalle frecce sulla mappa, essa si è spinta molto più a Sud, generando la convergenza proprio al confine con le Marche. Questo è il motivo per cui la nostra zona ha visto meno del preventivato sui settori orientali, mentre dalle Marche settentrionali in giù si son verificati temporali molto intensi.
Sulla Romagna i fenomeni più intensi han riguardato le aree appenniniche, sconfinando su pianure e coste sotto forma di rovesci.
Altrove situazione non molto diversa, con precipitazioni sporadiche o assenti sulle pianure e localizzate ma a tratti intense sui rilievi. Difatti, sul settore centro-occidentale, si è sempre parlato di precipitazioni disomogenee.
L’errore di valutazione
È stato probabilmente un errore di valutazione, ma, dinanzi all’evidenza, non si sarebbe potuto fare altrimenti, vi spieghiamo perché.
Se buona parte della modellistica individuava la convergenza nell’area da noi indicata, non avremmo potuto “non indicarla” nel timore che essa si recasse più a Sud. Questo perché la fenomenologia ad essa correlata, risulta molto intensa e nelle Marche si stanno già registrando delle criticità.
Questo giustifica anche la presenza dell’allerta meteo della Protezione Civile per la nostra zona.
Ma il calo termico che doveva arrivare?
Esso arriverà, anche se comunque, specie sui settori occidentali, non sarà così marcato. Avremo si diversi gradi in meno rispetto a Domenica e comunque meno umidità, tuttavia “non si piomberà in pieno Autunno”.
Tra la serata e la notte comunque la ventilazione tenderà a disporsi dai quadranti settentrionali, favorendo anche l’aumento del moto ondoso. Si formeranno rovesci in entrata dal mare a lambire la Romagna e rispettivo Appennino.
Questo ci insegna ancora una volta che le dinamiche atmosferiche possiedono sempre un margine di errore nell’ambito della loro previsione, motivo in più per il quale si sconsiglia di affidarsi a bollettini automatici di app o cose simili. Già certi contesti possiedono per loro natura un’elevata incertezza nonostante l’elaborazione da parte di un previsore, figuriamoci quale resa possono avere prodotti automatici che non passano neanche sotto gli occhi di chi può verificarne la loro bontà.