È stato pubblicato da Arpae il report sulla qualità dell’aria in Emilia-Romagna per l’anno 2019: leggiamo insieme i punti principali.
- Nebbia sulla pianura vista da Casalgrande Alto(RE), foto di Michele Sensi
I valori medi annuali delle polveri, PM10 e PM2.5, risultano entro i limiti di legge. Vengono osservati superamenti del valore limite giornaliero di PM10, a causa di periodi invernali meteorologicamente sfavorevoli. Anche l’ozono evidenzia valori elevati durante le ondate di calore estive. Si evidenziano inoltre alcune criticità per le concentrazioni medie annue di biossido d’azoto. Nei limiti biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio.
PM10
- La media annua è in linea con il 2018, per il settimo anno consecutivo non si registra il superamento del limite annuale in tutte le stazioni della regione.
- Il limite giornaliero è stato invece superato per oltre 35 giorni (totali) in 17 delle 43 stazioni presenti sull’Emilia-Romagna.
- Il massimo numero di superamenti (60), è stato registrato nella stazione di Ferrara/Isonzo, seguito da Modena/Giardini (58). Seguono poi Reggio Emilia/Timavo (53), Ravenna/Zalamella (51), Carpi/Remesina (49) Fiorano Modenese/S. Francesco e Piacenza/Giordani Farnese (48), Modena/Parco Ferrari, (47), Mirandola/Gavello (45), Ferrara/Villa Fulvia
(44), Rimini/Flaminia (43), Parma/Montebello (42), Rimini/Marecchia Guastalla/S. Rocco e Cento (41),
Parma/Cittadella (39), Forlì/Roma (37).
Si ricorda che il limite annuale si attesta a 40 µg/m³, mentre quello giornaliero a 50 µg/m³.
Per quanto riguarda il PM 2.5 i valori medi su tutte le stazioni sono in leggera diminuzione rispetto all’anno 2018.
Per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2) il limite annuale è stato superato in 4 delle 47 stazioni che lo misurano. Due di esse sono le medesime dell’anno 2018, ossia Fiorano Modenese e Bologna, alle quali si aggiungono Modena(Giardini) e Rimini(Flaminia).
I valori degli altri inquinanti (biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio) sono rimasti entro i limiti
di legge in tutte le stazioni di rilevamento.
OZONO
L’andamento dell’ozono si mostra pressoché stazionario negli ultimi anni, particolarmente legato alle condizioni meteorologiche presenti sul territorio. Si nota ad esempio che nell’estate 2014, particolarmente instabile e piovosa, la percentuale di giorni favorevoli al superamento della soglia di legge risulta praticamente dimezzata rispetto agli altri anni.
Nel periodo estivo 2019 (aprile-settembre) l’ozono ha superato il valore obiettivo a lungo termine in tutte le stazioni; La soglia di informazione (valore per il quale vengono indicati possibili rischi per la salute in soggetti sensibili) è stata superata in 26 stazioni su 34.
Questi valori sono superiori rispetto a quelli del 2018 e uguali a quelli registrati nel 2017.
Nessuna stazione ha superato la soglia di allarme (media massima oraria 240 μg/m³).
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