Un passaggio perturbato atteso per la seconda parte di settimana potrebbe favorire nevicate fino a bassa quota sulla nostra regione. Iniziamo ad osservare, con prudenza, la situazione.
Una perturbazione in avvicinamento nel corso della giornata di Mercoledì 11 Dicembre, determinerà un aumento dell’instabilità nel corso della nottata verso Giovedì 12 Dicembre.
La situazione, che dal punto di vista delle precipitazioni ancora possiede una discreta incertezza, potrebbe comunque favorire le prime nevicate di stagione a bassa quota.
Sappiamo bene che la previsione di neve oltre le 24-36 ore risulta delicata, tuttavia alcuni elementi ci suggeriscono l’eventualità di assistere ad episodi nevosi fin sulle basse colline.
La valutazione delle isoterme permette di tracciare un quadro meteorologico attualmente a media attendibilità, con neve che risulterà possibile tra la notte e la mattinata di Giovedì 12 Dicembre fin sulla pedemontana emiliana, tra Piacentino, Parmense, Reggiano e Modenese. L’intensità delle precipitazioni potrebbe favorire un ulteriore abbassamento della quota neve, con episodi di neve (o neve mista) fin sulle zone di pianura dei medesimi settori.
Si parla chiaramente di neve precipitata, non di neve accumulata. Gli accumuli saranno possibili principalmente su fascia collinare ed appenninica. Spostandoci verso i settori orientali, probabile neve su appennino e colline Bolognesi, fascia appenninica e collinare Romagnola.
Temperature più miti su pianura Ferrarese e Romagnola, nonché lungo tutta la costa, andranno probabilmente a ridurre la possibilità di episodi nevosi in tali zone. Qui assisteremo quindi a un passaggio piovoso, con fenomeni moderati e localmente più intensi. Contestualmente a questi ultimi, rimane l’eventualità di brevi rovesci di neve mista a pioggia.
Accumuli attesi e margine di incertezza
Il passaggio perturbato sarà con ogni probabilità veloce, con precipitazioni concentrate tra notte e mattina(primo pomeriggio per quanto riguarda la Romagna).
Gli accumuli più elevati sono chiaramente attesi sull’Appennino centro-orientale, con valori rilevanti alle quote più alte. Discreti accumuli possibili anche su fascia collinare, mentre alle quote inferiori molto dipenderà dall’intensità puntuale dei fenomeni.
Condizioni che comunque miglioreranno già dal pomeriggio di Giovedì 12, con schiarite sui settori occidentali.
I due principali dubbi in merito all’evoluzione sopra descritta riguardano le precipitazioni e le condizioni termiche presenti. Dal punto di vista delle precipitazioni vi è ancora rilevante discordanza tra la modellistica, con incertezza sulla loro distribuzione e consistenza. Fenomeni moderati o forti potrebbero favorire un ulteriore abbassamento della quota neve, mentre precipitazioni sporadiche e di debole intensità non sortirebbero lo stesso effetto.
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In copertina la nevicata al Lago Santo Parmense, 17 Nov 2019, PH Martina Bruschi.