Possibile gelicidio in forma localizzata lunedì 28 dicembre

Una vasta area depressionaria ci interesserà con l’inizio della nuova settimana: possibili episodi di gelicidio alcuni settori della pianura, così come la presenza di precipitazioni a carattere convettivo. Ecco un primo aggiornamento.

In attesa del focus che pubblicheremo nella mattinata di domenica 27 dicembre, ecco un primo aggiornamento sulle condizioni meteo attese nelle prossime 48 ore.

Dopo una mattinata soleggiata, graduale aumento della copertura nuvolosa da ovest verso est, con prime precipitazioni sui rilievi, nevose a quote basse sul piacentino, dai 300-400 metri su parmense e dai 500-600 metri su reggiano e modenese. I fenomeni inizialmente saranno limitati ai rilievi, tuttavia ci saranno, nel corso della notte, le condizioni per neve fino in pianura sul piacentino.

Vogliamo però porre attenzione sul pericolo gelicidio: innanzitutto precisiamo, a scopo divulgativo, che non si tratta di un “neologismo”, ma è il termine tecnico per descrivere il fenomeno della pioggia che gela a contatto con le superfici (gelicìdio, dal lat. gelicidium, comp. di gelu «gelo» e tema di cadĕre «cadere»).

Questo si verifica in presenza di temperature attorno o inferiori allo zero in prossimità del suolo e con uno strato della colonna d’aria più mite in quota. Di conseguenza non cadrà neve, ma pioggia che congelerà all’instante a contatto con le superfici.

In presenza del gelicidio possono verificarsi:
– Disagi alla circolazione stradale, anche ciclo-pedonale, con eventuali rallentamenti o interruzioni parziali della viabilità.
– Disagi nel trasporto pubblico, aereo e ferroviario.
– Cadute di rami spezzati con conseguente interruzione parziale o totale della sede stradale.

Ma dove è previsto?

La previsione del gelicidio non è facile e soprattutto diventa difficile individuare le aree a rischio, perché dipende anche da variazioni di temperatura, sia al suolo sia in quota, molto sensibili a livello locale. L’azione della saccatura sul Mediterraneo favorirà un intenso flusso di correnti meridionali, che coinvolgerà principalmente i settori centro-orientali della regione nella prima parte di lunedì 28.

In quote le temperature aumenteranno, favorendo sul crinale un rialzo della quota neve, anche oltre i 1100-1300 metri, mentre più a nord, sui settori pianeggianti, rimarrà una sacca d’aria più fredda, maggiormente consistente su Piacentino e Parmense. Al suolo avremo ancora valori prossimi o inferiori allo zero, anche a causa delle aree precedentemente innevate. Ed ecco quindi, che soprattutto sulla fascia collinare Piacentina, Parmense e probabilmente Reggiana occidentale, si potrebbero verificare locali episodi di pioggia congelantesi.

In seguito l’assestarsi della colonna d’aria dovrebbe permettere nuovamente fenomeni nevosi sulla pianura Piacentina e Parmense, mentre dal Reggiano alla Romagna sarà pioggia.

Leggi il nuovo focus sul peggioramento del 28 dicembre

Possibili precipitazioni a carattere di rovescio o temporale

Osservando alcuni indici temporaleschi, notiamo valori elevati del Total Totals e anche dell’elicità. Inoltre abbiamo buoni valori di Sweat Index e un discreto CAPE(energia disponibile). Questo potrebbe tradursi, specialmente nella fase pre-frontale del peggioramento, all’innesco di precipitazioni a carattere di rovescio o temporale. 

Questo tipo di dinamica, che appare più probabile sui settori pianeggianti centro-orientali, potrebbe quindi vedere anche del graupel (neve tonda) similmente a quanto accaduto nel pomeriggio di Natale.

Per tutti i dettagli, vi rimandiamo alle previsioni aggiornate e vi ricordiamo che nella mattinata di domenica pubblicheremo uno speciale approfondimento

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