Dopo diverse giornate contraddistinte da alta pressione, sole, nebbie e smog, il quadro meteorologico cambierà nel fine settimana, seppur parzialmente nella nostra regione.
Anomalie di temperatura a 850hpa in Europa
Correnti fredde di origine Continentale interesseranno il bacino del Mediterraneo nel suo settore orientale, coinvolgendo anche il versante Adriatico della nostra Penisola. Sebbene gli effetti di queste correnti si faran sentire maggiormente al Sud, anche in Emilia-Romagna il quadro meteorologico è destinato parzialmente a cambiare.
Nella serata di Venerdì 22 Febbraio assisteremo a un rinforzo della ventilazione da Nord-Est, con raffiche fino a 60-70 Km/h, con moto ondoso in aumento e mare fino a molto mosso al largo nella giornata di Sabato 23 Febbraio, che sarà caratterizzata da una generale diminuzione delle temperature nei valori massimi di 5-7°C, con un’ulteriore lieve flessione prevista per Domenica 24 Febbraio.
Il fine settimana trascorrerà quindi all’insegna di condizioni stabili, seppur con temperature in medie o leggermente sotto la media per il periodo(specie in quota, dove attualmente si registrano le anomalie più importanti, con zero termico superiore a 2300 metri), nonché ventilazione moderata lungo i litorali e sulle pianure orientali.
Nulla da fare dal punto di vista precipitativo: le piogge mancheranno con ogni probabilità ancora per diversi giorni sul nostro territorio, con scarsa possibilità anche di locali e sporadici rovesci prodotti per effetto ASES, in quanto l’ingresso di aria più fredda da Nord-Est avverrà troppo a Sud per dar luogo a instabilità localizzata sulla nostra regione.
E nei giorni successivi?
Come ci mostra il grafico Ensemble, la pressione tenderà nuovamente ad aumentare nel corso della prossima settimana, favorendo un ritorno delle temperature su valori sopra la media del periodo(rif. 1981-2010) di diversi gradi.
Insomma, l’inverno meteorologico volgerà al termine senza particolari “squilli” ma soprattutto, senza il ritorno delle precipitazioni. Qualcosa potrebbe muoversi entro la fine della prima decade di Marzo, ma è ancora molto presto per parlarne e al momento non si intravede altro che un possibile calo termico associato a blanda instabilità.