Il mese di Gennaio 2023 ha visto temperature e precipitazioni superiori alla media in Emilia-Romagna, dove tuttavia permane ancora il deficit idrologico.
A livello sinottico il mese di Gennaio 2023 ha visto inizialmente la presenza dell’alta pressione con tempo stabile, salvo temporanei indebolimenti verso la fine della prima decade. Il quadro è mutato in maniera significativa dal 15 Gennaio, quando un’estesa area depressionaria ha interessato il bacino del Mediterraneo, associata ad una consistente avvezione fredda di aria artico-marittima e alla formazione di minimi di bassa pressione in successione, con tempo perturbato fino a metà della terza decade. In particolare con la traslazione dell’area depressionaria verso est, avvenuta tra il 20 e il 23 Gennaio, si è verificato un nuovo afflusso di aria fredda di origine continentale e la formazione di impulsi perturbati tra l’Adriatico e l’Italia centrale. A fine mese infine, la rimonta del campo di pressione ha riportato tempo stabile sul territorio.
Le temperature sono risultate particolarmente elevate nella prima parte del mese e poi in calo su valori prossimi alla norma, determinando un’anomalia di +2°C rispetto al clima 1991-2020.
Le precipitazioni sono risultate superiori alla media, con un totale medio regionale di 87.3 mm, superiore di 30.8 mm alla media e di 45.2 mm alla mediana del clima 1991-2020. (La mediana è il valore centrale tra tutti i dati considerati. Risentendo meno dei valori più estremi, risulta più indicata per le precipitazioni a causa della loro distribuzione molto asimmetrica).
Sull’Appennino Romagnolo le precipitazioni hanno assunto carattere prevalentemente nevoso con totali superiori al triplo del valore climatico 1991-2020.
Gennaio 2023 non risolve del tutto la siccità
Gli indici SPI a 3 e 6 mesi evidenziano precipitazioni prossime alla norma nel periodo recente, con valori tipici di moderata siccità meteorologica solo nelle aree più occidentali della regione.
Tuttavia osservando l’indice SPI a 12 mesi si nota come questo non sia sufficiente a colmare il deficit idrologico di lungo periodo.
La situazione più critica riguarda le province occidentali mentre sul settore centro-orientale si osservano valori in ripresa.
La portata del Po è risultata nel complesso inferiore alle medie storiche di lungo periodo.
L’evento meteorologico più significativo riguarda il periodo 21-23 Gennaio, con abbondanti nevicate sull’entroterra romagnolo e forti mareggiate lungo la costa.
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