21-23 Gennaio 2023: abbondanti nevicate in Romagna

Tra il 21 e il 23 Gennaio 2023 il transito di impulsi perturbati determina abbondanti nevicate sull’entroterra romagnolo con accumuli prossimi a 1 metro già in alta collina. Una mareggiata, che assume carattere eccezionale, provoca importanti criticità lungo la costa.

Un’avvezione d’aria artica interessa il bacino del Mediterraneo tra il 21 e il 23 Gennaio 2023, associata ad una saccatura che, nella seconda parte del periodo, si isola in una zona di bassa pressione centrata sull’Italia risultata in colmamento dal 24 Gennaio.

Le fase più instabili sono due, ben distinte: la prima tra Sabato 21 e Domenica 22, quando un’intenso vortice depressionario risale l’Adriatico, dando luogo a precipitazioni nevose sui settori romagnoli fino a quote di bassa collina. Contestualmente si verifica un significativo aumento della ventilazione sulla costa e sul mare, che diviene agitato, con una prima mareggiata specialmente sul riminese, dove le raffiche raggiungono i 90-100 km/h.

Nell’entroterra romagnolo si rilevano i primi significativi accumuli nevosi oltre i 500-600 metri, con valori di 30-50 cm e a tratti superiori alle quote più alte dell’Appennino.

Dalle analisi condotte in fase di evento si possono attribuire caratteristiche simil-tropicali al vortice transitato nella notte di Domenica 22, con il centro ben visibile dal satellite. Il sistema, intensificatosi anche grazie al contributo di acque calde per il periodo sull’Adriatico centrale, si è poi indebolito avvicinandosi alla costa sia per l’interazione orografica con l’Appennino sia per il transito verso acque più fredde presenti sulla parte settentrionale dell’Adriatico.

La seconda fase instabile si è verificata dalla notte di Lunedì 23 Gennaio, quando un secondo vortice depressionario si forma similmente al primo in Adriatico e determina nell’arco della giornata, precipitazioni diffuse in estensione all’intero territorio regionale.

Nuove abbondanti nevicate continuano ad interessare i rilievi romagnoli, dove a partire dai 500-600 metri si registrano accumuli complessivi di un metro e fino a un metro e mezzo sull’area appenninica.

Contestualmente si verifica un altro significativo rinforzo della ventilazione sulla costa e sul mare, con una mareggiata che assume carattere di eccezionalità e determina criticità diffuse dal Ravennate al Riminese.

Sull’Emilia i fenomeni assumono carattere nevoso fin sulle aree di pianura pedecollinari e si esauriscono tra pomeriggio e sera, con rialzo della quota neve attorno a 400-500 metri.

Durante l’evento le precipitazioni sono risultate più consistenti sulla Romagna, dove nelle aree pianeggianti e costiere si sono verificati fino a 30-40 mm di pioggia sia Domenica 22 sia Lunedì 23 Gennaio. In Emilia, dove sulle pianure sono prevalse precipitazioni piovose o di acquaneve, i valori si sono attestati attorno a 10-20 mm.

Sui bacini romagnoli si sono verificati anche innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con superamenti della Soglia 1 e localmente della Soglia 2.

Abbondanti nevicate in Romagna: 1 metro già in alta collina

Per la Romagna l’evento rappresenta la fase più nevosa dall’inizio della stagione invernale, con accumuli prossimi o leggermente superiori al metro in Appennino ma anche nelle località di Sant’Agata Feltria (RN) Pennabilli (RN), situate sull’alta collina riminese, dove il nostro staff ha effettuato un accurato reportage.

Di seguito i dati raccolti tramite il nostro progetto neve sui settori romagnoli:

Per quanto riguarda l’Emilia, le città maggiormente interessate da nevicate sono Piacenza Bologna. Qui le precipitazioni hanno assunto carattere nevoso nella prima mattina di Lunedì 23 Gennaio, con accumuli nelle aree prossime ai colli, mentre nella parte più settentrionale sono prevalsi fenomeni a carattere di pioggia o pioggia mista a neve.

Mareggiata eccezionale lungo la costa nella mattina del 23 Gennaio

Se il transito del vortice depressionario di Domenica 22 Gennaio è avvenuto durante la fase di bassa marea, limitando pertanto la criticità costiera nonostante un’onda al largo di 3,9 metri, lo stesso non si può dire per quello di Lunedì 23 Gennaio, il cui passaggio a ridosso delle coste è avvenuto in fase con l’alta marea.

Il minimo depressionario ha indotto un elevato fenomeno di surge nella mattinata di Lunedì,  con livello del mare fino a 130 cm,  onda al largo fino a 3,7 metri e raffiche fino a 70-80 km/h lungo la costa, dove si sono verificati estesi fenomeni di erosione, con abbattimento parziale o totale delle dune presenti e ingressioni marine con allagamenti delle aree prossime ai porti.

In base a quanto riportato da Arpae, lo scenario del 22 Gennaio ha un tempo di ritorno di circa 5 anni per l’onda e inferiore a 2 anni per il livello del mare.

Lo scenario più critico del 23 Gennaio evidenza sempre un’onda con tempo di ritorno di 5 anni, ma un tempo di ritorno del livello del mare molto superiore a 10 anni e di poco inferiore a 50 anni.

Le precipitazioni sulla Romagna hanno prodotto anche piene dei corsi d’acqua, il cui deflusso a mare è stato ostacolato dal forte vento e dal moto ondoso, contribuendo ad acuire le criticità sulle aree portuali.

Di seguito un prospetto delle criticità registrate:

Lido di Volano (FE): erosione duna invernale, danni agli stabilimenti
Lido di Spina (FE): erosione e danni agli stabilimenti
Casal Borsetti (RA): erosione e allagamento viabilità
Marina di Ravenna(RA): tracimazione area porto.
Lido Adriano(RA): allagamento viabilità.
Lido di Dante(RA): erosione litorale.
Cervia(RA): tracimazione area porto con allagamento delle aree limitrofe; forte erosione della duna lungo la spiaggia; rottura della duna in corrispondenza di piazzale Bianchetti. Insabbiamento dell’imboccatura e danneggiamento dei moli del Porto canale e del canale immissario delle saline.
Cesenatico(FC): erosione litorale e duna invernale, allagamenti viabilità e danni agli stabilimenti.
Gatteo mare (FC): ingressione marina.
San Mauro Pascoli (FC): erosione litorale e duna invernale, inondazioni, danni agli stabilimenti.
Bellaria-Igea Marina (RN): forte erosione della duna invernale, con rottura della medesima in alcuni punti. Sommersione delle banchine portuali e temporaneo allagamento della via prossima al porto, danni agli stabilimenti.
Rimini: erosione duna invernale.
Riccione (RN): erosione duna invernale.

In conclusione ecco altre foto dal nostro territorio durante la fase perturbata.

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Foto copertina a cura di Samuel Orlandi – Vice Presidente CMER
Analisi marino-costiera a cura di Federico Antonioli e Samuel Orlandi e basata su dati Arpae.